L’ospitalità, molto amata da San Benedetto che vuole che gli ospiti siano
accolti come Cristo in persona, è una forma di accoglienza che ci unisce
a tutti coloro che desiderano venire a respirare l’atmosfera del monastero.
La cella è il luogo privilegiato pel dialogo con Dio, dove si lascia che
si sprigioni il torrente dell’amore.
Chissà che il talento sapiente di San Benedetto, sulla base di relazioni
fraterne intessute di onore e rispetto, non possa cambiare la società
in questo volger di secolo.
Allora, come la grande famiglia delle nazioni, ci affratelleremo in una
immensa “sardana” (danza tradizionale catalana) dalla quale nessuno rimarrà
escluso. Abbiamo bisogno gli uni degli altri, dall’Oriente all’Occidente,
neri e bianchi.
E insieme, ci guarderemo in faccia, per scoprire negli occhi dell'altro,
quello di cui i nostri hanno bisogno.
Qualsiasi punto dell’orizzonte, indicherà altre nazioni, con altri fratelli,
anch’essi amati. Perchè vivendo vite diverse, insieme, noi costruiamo
il mondo.